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“Protektorati Italian në Shqipëri” – një debat i vitit 1897 në “La Nazione Albanese”

Në pranverën e vitit 1897, në mes të trazirave të Ballkanit dhe pasojave të dobësimit të Perandorisë Osmane, gazeta “La Nazione Albanese”, e drejtuar nga arbëreshi Anselmo Lorecchio, botoi një artikull të gjatë që do të hapte një debat të rëndësishëm: a duhej Shqipëria të hynte nën protektoratin e Italisë?

Në këtë shkrim, botuar më 15 mars 1897, Lorecchio dhe Girolamo de Rada shprehnin mendimet e tyre për raportet mes Italisë dhe Shqipërisë, për rolin e fuqive të huaja dhe për aspiratat kombëtare shqiptare në prag të shekullit XX.

PROTETTORATO ITALIANO IN ALBANIA

Mi scrivono da Bukarest in data 19 febbraio (3 mar.) e pubblico traducendo letteralmente:

I giornali di Bukarest dicono che l’Albania domanderà la separazione dell’Impero Ottomano e vuole costituire uno Stato sotto il protettorato dell’Italia.

Io non so se questa informazione sia vera; in tutti i casi essa risponde allo stato d’animo degli Albanesi: questa sarà una soluzione ambita ed accettata dal popolo.

È necessario che si segua una politica più attiva, che si trovi una linea di condotta più risoluta. Dello stesso avviso sono a Costantinopoli.

Non dobbiamo felicitare il popolo italiano — popolo veramente civile e generoso — per la sua condotta verso la Grecia. Il sentimento del popolo italiano è tanto più da stimare in quanto che i Greci si sono mostrati ostili agli Italiani. Dopo il malaugurato risultato della spedizione contro l’Abissinia, i giornali ateniesi hanno emesso gridi di gioia stupida.

Se a media di tutti non fossero noti i nobili sentimenti di disinteressata simpatia che la stampa di Bukarest, al pari di quella di Roma, dimostra verso l’Italia, in occasioni dimostrate ed affermate, si sarebbe tentata a credere che questo del protettorato italiano sia una delle fole inventate e propagate ad arte per creare imbarazzi diplomatici all’Italia e per suscitare e tener viva la diffidenza del Governo Ottomano contro di noi Italo-Albanesi.

Lexo  Kujtim Xhelili – Dosja e një Ushtari në Provë nga Partia (1964)

Ma la patriottica stampa di Bukarest rispecchia coerenza ai sentimenti del nobile popolo rumeno, al quale sono assai lieto di mandare, in tale riconcontro, il più augurioso fraterno saluto da figli Albanesi in Italia, e non può non essere che in tutta buona fede. Questa dichiarazione la faccio con vera lealtà di Shqiptaro.

I giornali di Bukarest han propagato la voce di un protettorato Italiano in Albania, come che questo sia la più logica e naturale conseguenza della grandissima fiducia che attrae all’Italia il popolo Albanese. Fiducia e simpatia delle quali la Nazione rumena non è gelosa come notoriamente gelosi ne sono quei popoli qui presso, per un verso, e per l’altro, di osteggiare l’avvenire politico e commerciale d’Italia o d’altra parte pretendono diritti sulle terre di Shkipëria, aggognando e affrettando l’ora di partirsela a brani.

Cotesta fiducia e cotesta simpatia che trovano il più plausibile riscontro nella consanguineità tra i popoli pelasgo-albanese e pelasgo-latino-italiano, sono state manifestate in modo pratico e cominciate dai tempi dell’antica Roma a venire a quelli della Repubblica Veneta e qual delle Monarchie Sveva, Angioina, Normanna ed Aragonesa nel Reame di Napoli; nulla è avvenuto mai che s’abbia a disconoscere questi vincoli di fraternità e reciproci d’interessi, che la nuova Italia e l’affermarsi nazionalità albanese, hanno la mare Adriatico.

E per tali reciproci interessi, da garantire come da pari a pari, Italiani ed Albanesi non tollerano, non permettono che mai siano di dominio Austriaco, o Greco, o Slavo in generale.

Lexo  1948 – Plani Marshall që ndau botën: si e pa Moska dhe çfarë ndodhi më pas

L’argomento che si tratta la seconda parte della lettera che pubblico, dà campo alle più serie e, direi, alle più sacrosante riflessioni.

Il popolo italiano, disse il mio buono amico Albanese di Bukarest, è generoso; e in questi momenti fortunosi per la Grecia, dimentica quello che in momenti anche tortuosi per l’Italia, han fatto i famosi mercanti Greci in Massaua e nell’Eritrea, tutta dimentica la gioia non dissimulata dei giornali ateniesi dopo la disgraziata giornata di Adua.

Mi sanguina il cuore nel dover dichiarare che eguale generosità non possono mostrare gli Albanesi verso dei Greci. I torti che questi hanno sono assai grandi; le pagine della storia ne sono piene e gli Albanesi vi hanno guardato costantemente, e scopo di legittima difesa.

Se si trattasse solamente dei torti passati, si rassicuri tutto il Mondo, gli Albanesi saprebbero pure essere generosi e dimenticare. Ma gli è che i Greci non si stancano mai dalle insidie alla nostra lingua nazionale…

Ky shkrim i botuar në mars të vitit 1897 dëshmon për përpjekjet e diasporës arbëreshe për të ndikuar në fatet e Shqipërisë.
Në të përplasen dy ide: dëshira për t’u afruar me Italinë si një vend mik dhe i qytetëruar, dhe frika se çdo “protektorat” mund të kthehej në një formë të re varësie.
Kjo mbetet një nga dëshmitë më të hershme të qëndrimeve politike shqiptare përpara shpalljes së pavarësisë, e shkruar në një gjuhë që bashkon diplomacinë me dashurinë për atdheun.

#HistoriaShqiptare #Arbereshet #Lorecchio #DeRada #LaNazioneAlbanese #ProtektoratiItalian

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